STORIA DEL CGE
Biografia Presidenti CGE
Con i Convegni nazionali, il Centro Gramsci intende approfondire la sua vocazione di ricerca unitaria, il suo impegno culturale fondato sugli interessi delle grandi masse lavoratrici e democratiche.
In particolare, considerati i profondi sconvolgimenti in essere nel mondo, esso sollecita la partecipazione più diretta della parte più avanzata della classe operaia.
La posta in gioco è di quelle che aprono una nuova epoca o respingono verso una restaurazione assolutista.
La sfida deve poggiare su una vasta mobilitazione internazionale di grandi masse popolari.
Ricordando le critiche di Antonio Gramsci verso le illusioni savoiarde delle opposizioni parlamentari aventiniane nel 1924, proponiamo una attiva unità tra le rappresentanze istituzionali democratiche e quelle sociali e culturali del paese.
Molto importanti saranno i nuclei giovanili internet. Gli atti dei Convegni e delle altre manifestazioni del Centro Gramsci sono raccolti nelle sue edizioni pubblicate finora: 21 Volumi (3 libri, 13 quaderni e 5 opuscoli) e 46 Riviste (25 La via del comunismo, 16 Gramsci e 5 Lettera su).
Noi riteniamo utile inserirli nei siti internet del Centro Gramsci www.laviadelcomunismo.it e www.centrogramsci.it
Se l’ esigenza fosse veramente sentita e trovassimo il necessario sostegno nei siti potrebbero trovare posto tutte le pubblicazioni culturali più vive del movimento comunista italiano a cominciare dall’ L’ Ordine Nuovo di Gramsci e Nuova Unità di Fosco Dinucci (dalla fondazione fino allo scioglimento del Pcd’I (m-l), del quale era organo centrale, sono stati pubblicati 1 .093 numeri, per 6.1 36 pagine).
Nella loro esposizione rigorosa, umana e scientifica dei fatti e delle analisi che interessano la lotta di classe e la battaglia delle idee, le raccolte di queste pubblicazioni sono una fonte preziosa per le nuove generazioni dei comunisti. L’Ordine Nuovo testimonia la lotta per la costruzione del Partito comunista in Italia nel contesto della lotta del proletariato contro la reazione fascista monopolista alla Rivoluzione d’Ottobre. Nuova Unità racconta la strenua difesa del patrimonio comunista contro l’assalto liquidatorio della Restaurazione clericomonopolista revisionista scatenata contro il Campo socialista.
In modo che i due siti del centro Gramsci possano essere una sorta di riferimento storico vivente delle battaglie culturali dei comunisti e dei democratici.
Il sito www.centrogramsci.it con maggiore attenzione ai problemi delle alleanze della classe operaia, ieri vissute sul legame forte operai-contadini, secondo l’ approfondimento di Lenin, oggi più sensibile ai legami con la piccola e media borghesia, secondo la riflessione di Gramsci.
Due rivoluzioni, scritto da Gramsci, oggi trova conferma nella realtà in rapida trasformazione.
Le rivoluzioni democratiche in caotico e isolato svolgimento in varie nazioni, hanno bisogno del ruolo unificante e dirigente della lotta rivoluzionaria costruttiva della classe operaia.
La lotta culturale dei comunisti è decisiva per questo processo unitario e duale.
Il sito www.laviadelcomunismo.it cura maggiormente l’esposizione della lotta culturale mirata alle questioni teoriche riguardanti il partito della classe operaia e il suo ruolo di educatore collettivo.
Il sito www.centrogramsci.it può occuparsi dei problemi culturali attinenti maggiormente la questione delle alleanze politiche e sociali del proletariato.
I due aspetti sono intimamente legati, ma hanno specificità che consigliano una distinzione di ruoli che, ricondotti ad unicità dal Centro Gramsci, aiutano l’ unico processo organico di trasformazione culturale e sociale diretti dal proletariato.
Due rivoluzioni, due siti, due riviste per una battaglia culturale unica fondata sulla lotta rivoluzionaria della classe operaia e sull’ alleanza con le masse lavoratrici e imprenditrici democratiche.
Il Centro Gramsci nasce all’inizio degli anni ‘90, dopo lo scioglimento (Roma, settembre 1991) del Partito comunista d’Italia (marxista-leninista) e sull’onda del movimento della rifondazione per un nuovo partito comunista, depurato dalle scorie del revisionismo moderno ed anche sulle macerie del sistema politico economico fondato sull’interclassismo monopolista capitalista di tipo keinesiano.
A pensare alla nascita di un’associazione politico-culturale, che raccogliesse quei militanti che per decenni avevano speso la vita nella difesa dei principi politico-filosofici del comunismo, fu Fosco Dinucci, che per 25 anni era stato segretario generale del Pcd’I(m-l).
La sua prima idea fu quella di denominarlo Centro Lenin-Gramsci, ma gli altri compagni e compagne, che subito avevano aderito all’idea della nascita della nuova associazione, successivamente consigliarono di chiamarlo semplicemente Centro Gramsci al quale,dopo qualche tempo, fu dato l’attuale nome.
Passi fondamentali per la costruzione del Centro sono stati: l’incontro, tenuto il 23 gennaio 1993 a Milano, dove fu presentato il quaderno n. 1 di «Nuova unità», Per l’affermazione del marxismo-leninismo, per il comunismo; un successivo incontro, nel febbraio 1993 sempre a Milano dove, dopo la nascita di Rifondazione comunista, si indicò di impegnare le energie all’interno di un organismo politico-culturale che, pur non mettendosi in contrapposizione con altri, ricominciasse a tessere le fila per la ricostruzione in Italia di un partito autenticamente comunista; il 7 marzo 1993 , si tenne a Roma il convegno nazionale Stalin dinnanzi alla storia, organizzato da differenti organizzazioni politiche che cercarono di fare il punto sull’annoso problema; il 27 giugno 1993 , ancora a Milano, dove si tenne un altro convegno avente come tema Per un forte e unico Partito comunista..Anche in questa occasione si fece strada tra i diversi compagni la necessità di un’analisi più scientifica; tale esigenza venne raccolta dai più, e lì, per la prima volta, venne indicato un numero di partecipanti che si costituissero in Comitato promotore (51 compagni e compagne) e cominciassero a lavorare per la costituzione di un centro politico-culturale di orientamento gramsciano; l’ 11 settembre 1993 fu fatta la prima riunione del comitato, quindi il primo vero sforzo organizzativo ed operativo, quello pratico di mettere assieme in qualche maniera le differenti esigenze dei compagni ed indirizzarle verso degli obiettivi pratici e raggiungibili.
I problemi sul tappeto ovviamente furono tanti, dalla situazione internazionale a quella interna, dai problemi teorici e quelli pratici dell’immediata iniziativa politica. Uno dei primi compiti che il comitato si pose fu quello di fare chiarezza sulla natura perniciosa dell’imperialismo, del monopolismo e del revisionismo moderno e comunque di ogni tipo di revisionismo, tutti responsabili del degrado umano e civile: lo scempio della storia politica e l’inganno pervicace del popolo e della classe operaia.
Allora ci si chiese dove andasse il mondo e quale poteva essere il futuro per i nostri figli, per le nuove generazioni ma anche per noi stessi.
Oggi, 2011 , abbiamo visto dove ha portato quell’inganno: al disastro planetario totale, al depauperamento generale dei popoli e al nuovo sanguinario colonialismo, imposto con le nuove guerre d’aggressione, che insanguinano vaste aree del pianeta.
Il progetto della nascita del Centro divenne realtà il 21 gennaio 1995 sempre a Milano, dove si tenne la prima sessione dell’Assemblea costitutiva con la presentazione del Documento fondativo e lo Statuto.
Purtroppo Fosco Dinucci, che era stato l’ispiratore del Centro, non ebbe sufficiente vita per vederlo nascere, morì il 27 aprile 1993 .
Di fatto a dare vita all’associazione furono: Ernesto Accardi(Bari), Ernesto Achilli
(Voghera), Giacomo Adduci (Roma), Ennio Antonini (Nereto-Teramo), Arrigo Arrigoni (Sondrio), Aldo Bernardini (Roma), Ettore Biocca (Roma), Vittorina Bozzi (Cremona), Antonio Cardilli (Gioia del Colle, Bari), Carlo Cardillicchio (Rionero in Vulture), Angelo Cassinera (Casteggio-Pavia), Giuseppe Centrone (Roma), Raffaele De Grada (Milano), Piero De Sanctis (Teramo), Ada Donno (Lecce), Vito Falcone (Gioia del Colle-Bari), Luigi Freschi (Piacenza), Antonio Gabriele (Noci-Bari), Mario Geymonat (Venezia), Gennaro Giansanti (Rionero in Vulture), Luigi Meriggi (Pavia), Maurizio Nocera (Lecce), Mario Paladini (Milano), Enzo Proverbio (Milano), Gianfranco Robustelli (Sondrio), Marco Sacchi (Milano), Pietro Scavo (Bari), Franco Schettini (Bari), Carlo Sforzini (Voghera), Pasquale Solianiello (Napoli) e Bruno Tonolo (Mirano-Venezia).
La prima presidenza fu composta da Ennio Antonini, Aldo Bernardini, Angelo Cassinera, Raffaele De Grada, Vito Falcone, Antonio Gabriele, Mario Geymonat, Maurizio Nocera e Pietro Scavo.
Venne eletto presidente Raffaele De Grada, che diresse il Centro per più di un quindicennio. Dopo la scomparsa del compagno Raffaele De Grada (2008) , attuale presidente è Mario Geymonat, coadiuvato da un vicepresidente (Carlo Cardillicchio) e da un coordinatore, Ennio Antonini.
Sin dalle prime riunioni, il Centro Gramsci si caratterizzò per la sua iniziativa unitaria nei confronti di tutti coloro che lottavano per cambiare in meglio il sistema politico italiano, contribuendo anche al cambiamento delle condizioni di vita e di lavoro delle masse lavoratrici a livello mondiale, vessate dall’azione pervicace dell’imperialismo e dei suoi lacché. L’organo di denuncia della barbarie del monopolismo e al contempo di proposta politica per uscirne fuori dal suo sistema è stato ed è la rivista «Gramsci», giunta oggi al suo 15° anno di pubblicazione.
Ma il Centro ha prodotto numerose altre pubblicazioni, come la rivista La via del comunismo (dal settembre 1993 al settembre 2006, per 25 numeri), fogli, volantini, documenti, Quaderni di Nuova Unità, Quaderni Gramsci, libri, Edizioni nuova cultura etc…
In tutti questi anni, il Centro si è proposto come momento di elaborazione collegiale su eventi e analisi economico-politiche che avessero come punto di riferimento costante la condizione e lo stato della classe operaia e delle masse popolari del nostro paese.
Per il Centro, i punti di riferimento storici sono la parte sana della storia complessiva del nostro popolo, in particolare quella caratterizzata da momenti esaltanti come il Risorgimento del XIX secolo che unificò l’Italia; quindi la Resistenza al nazifascismo con la clamorosa sconfitta di quest’ultimo; la nascita della Repubblica e la promulgazione della Costituzione, carta fondamentale dello nuovo stato fondato sul lavoro.
Politicamente il Centro Gramsci si è mosso sia sul piano interno al paese sia su quello internazionale, producendo documenti e organizzando momenti collettivi di confronto democratico sempre sulla base del reciproco interesse e del reciproco scambio.
Finora, senza aver mai calpestato i piedi a nessuno, il Centro ha lavorato e continua a lavorare sodo, producendo numerose analisi e organizzando dibattiti e convegni, fra questi è indicativo citare:
Roma, settembre 1994, Convegno su Crisi del capitalismo e fascismo (sala dei valdesi).
Milano, maggio 1995 , Convegno su Giuseppe Alberganti, una vita per i lavoratori e il comunismo (cgil, sala di Vittorio).
Milano, Roma, Teramo, Bari, Lecce, ottobre 1995, Convegni-incontri con Nina A. Andreeva su I principi non regalati (Teramo sala del consiglio provinciale).
Teramo,novembre 1997, Convegno su La via dell’Ottobre con Nexhmije Hoxha (sala del Consiglio Provinciale).
Pescara, maggio 1998, Convegno su 150° del Manifesto del partito comunista (sala del Consiglio Provinciale)
Casteggio (Pavia), giugno 2001 , Convegno commemorazione di Angelo Cassinera Partigiano comunista (sala del Consiglio Comunale).
Bari, novembre 2001, Convegno commemorazione di Pietro Scavo su 84° della Rivoluzione d’Ottobre (sala della Cgil).
Teramo, Novembre 2007, Convegno su 40° Che Guevara con la partecipazione dello storico Froilan Gonzales (sala del Consiglio Provinciale).
Bologna, gennaio 2002, Convegno su Il Pensiero unitario di Ludovico Geymonat (scuderie Bentivoglio).
Milano, 21 gennaio 2006, Convegno su 85esimo del Pcd’I di Antonio Gramsci (sala Guicciardini della Provincia).
Roma, Montecitorio, 27 giugno 2007, Convegno su 70 ° di Antonio Gramsci Parlamentare unitario, Attualità e Modernità del suo pensiero (Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati).
Rionero in Vulture, 17 settembre 2011, Convegno su Fronte democratico per la Pace e il progresso dei popoli (palazzo G. Fortunato);
Rionero in Vulture, 14-15 luglio 2012, Convegno su Umanizzare l’economia per uscire dalla crisi (palazzo G. Fortunato);
Roma, 27 giugno 2013, Montecitorio, Convegno su 76° di Antonio Gramsci Pensatore unitario contemporaneo (Palazzo Marini, sala della Mercede).
Infine è utile ricordare che nella bozza di Statuto formulata alla costituzione del Centro, sono ribaditi alcuni interessanti punti, fra cui il primo che sancisce che «Scopo fondamentale del Centro è proseguire l’esempio politico e morale dei leninisti, in primo luogo di Antonio Gramsci, per la creativa affermazione dell’umanesimo comunista e del marxismo-leninismo nella complessa ed evoluta realtà della società contemporanea».
Nel breve periodo auspichiamo un rapido e ampio confronto teorico e comuni iniziative culturali sulle scottanti e urgenti questioni della “crisi economica” e del “Fronte democratico” con la partecipazione della classe operaia, delle sue organizzazioni, della ricerca e delle istituzioni democratiche.
Altra questione fondamentale è quella dello Stato: quale assetto statale propongono alla società contemporanea la classe operaia, le forze del lavoro e della democrazia? Quindi la questione delle questioni, quella del Partito, che è pur sempre uno strumento della realizzazione di una politica: non è l’ultima ma non vi può essere partito rivoluzionario senza teoria rivoluzionaria (Lenin).
La fase attuale ci pare quella del rafforzamento teorico militante (analisi marxista della crisi e dello Stato oggi) e di classe dei partiti comunisti esistenti e della loro stretta unità politica.
Siamo convinti che il nuovo partito comunista della classe operaia nascerà dal superamento completo della
diaspora comunista causata dalla borghesia monopolista dall’opportunismo, soprattutto ricomponendo fino in fondo l’unità delle componenti gramsciane che negli ultimi cinquant’anni hanno militato e lottato contro il revisionismo moderno nei partiti della terza internazionale, nei partiti marxisti leninisti e in quelli della rifondazione comunista.
Istruitevi, agitatevi, organizzatevi e internet!
Redatto con la collaborazione di Ennio Antonini, Carlo Cardillicchio, Piero De Sanctis e Maurizio Nocera.
EDIZIONI DEL CENTRO GRAMSCI
E. Antonini, A. Cassinera, P. scavo. Introduzione di Fosco Dinucci – Per l’ affermazione del marxismo-leninismo per il comunismo
AA. VV. Introduzione di Aldo Bernardini – Stalin dinanzi alla storia – Atti del Convegno Roma 7/03/93
A. Cassinera, P. Scavo – La resistenza continua
Nina A. Andreeva – Ricostruire l’ Unione Sovietica – La lotta del Partito Comunista Bolscevico per l’unità dei comunisti sovietici sulla base del marxismo-leninismo
AA. VV. Nota editorale di E. Antonini – Crisi del capitalismo e fascismo – Atti del Convegno 17/09/94
AA.VV. – Ricostruire il socialismo in Albania
Nina A. Andreeva. Prefazione di P. Scavo – I principi non regalati
AA.VV. Nota editoriale di Maurizio Nocera – Giuseppe Alberganti – Atti del convegno 3/05/95
P. Scavo – Vecchio e nuovo revisionismo (ovvero “il nostro nuovo comunismo” di Fausto Bertinotti)
Centro Lenin Gramsci – Per un programma dei comunisti
AA. VV. Interventi di Nina A. Andreeva e N. hoxha – La via dell’ Ottobre
E. Antonini, P. Scavo – Decentramento produttivo e partito comunista
P. Scavo – Imperialismo, revisionismo, socialismo
S. Meralangelo, M. Di Pietro – Storia dei comunisti teramani
1964-65 Prefazione di M., Geymonat – Reprint di nuova unità
AA.VV. Angelo – Cassinera Fedeltà alla Resistenza al comunismo e al marxismo-leninismo – Convegno Casteggio 2001
Il pensiero di Ludovico Geymonat – Atti del Convegno Bologna Gennaio 2002
L’ educazione gramsciana – Atti del Convegno Roma Montecitorio 27/6/2007
Dridero Agolli – L’ ultimo pellegrino
A. Donno / C. Gerardi – Nexhmije Hoxha. Il dovere della memoria
A. Donno / C. Gerardi – Joyce Lussu. L’utopia ragionevole e costruttiva
La via del comunismo Raccolta di 25 riviste
Lettera su Raccolta di 5 Lettera su
Gramsci Raccolta di 16 riviste