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RICORDO DI NICOLA TRANFAGLIA di Piero De Sanctis

È morto ieri a Roma all’età di 83 anni il compagno Nicola Tranfaglia, amico e collaboratore sincero del Centro Gramsci di Educazione.
Ne dà notizia l’Università di Torino di cui era professore emerito di Storia, ricordandone «il ruolo eminentemente avuto sia in ambito accademico sia nel rapporto costante e fruttuoso con il contesto più ampio del dibattito storiografico, culturale e politico di quasi cinquant’anni».
Storico serio e politico impegnato fin dagli anni universitari, Nicola Tranfaglia l’ho conosciuto di persona tramite il nostro Presidente del Centro Gramsci di Educazione il prof. Mario Geymonat, al tempo in cui Oliviero Diliberto era segretario del Partito dei comunisti italiani. Fu proprio in una delle tante iniziative storico-politiche del Centro Gramsci di Educazione che lo conobbi (lui era una dei principali oratori), ed ebbi modo di apprezzarne la sua grande preparazione storica ed umana, e i suoi modi semplici ed affabili. Il 19 maggio 2004 si iscrisse al Partito dei comunisti italiani e nelle elezioni politiche del 2006 venne eletto deputato nelle liste del Pdci.
Grande è stata la sua attività di ricerca sulle origini del fascismo. Notevole è la sua raccolta di saggi: Dallo Stato Liberale al regime fascista del 1973, e l’altra sulla mafia, sulla stampa e sulla magistratura. Laureatosi i giurisprudenza presso l’Università di Napoli Federico II nel 1961, iniziò la sua carriera accademica come ricercatore presso la Fondazione Luigi Einaudi di Torino, per diventare tre anni dopo assistente di Alessandro Galante Garrone alla cattedra di storia contemporanea dell’Università di Torino.
Dal 1976 al 2006 è stato titolare della cattedra di Storia Contemporanea, di Storia dell’Europa e del giornalismo all’Università di Torino.
La sua opera e il suo insegnamento rimarranno vivi nel nostro ricordo.

Teramo 24 luglio 2021

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