“Fronte democratico” parlamentare tedesco europeo
Nelle ultime importanti elezioni in Germania, la resistenza popolare e democratica ha impedito la rappresentanza parlamentare della destra neofascista.
In esse vi è stato un rafforzamento del centro moderato, un lieve recupero della socialdemocrazia e una flessione dei Verdi e della stessa sinistra Die Linke.
La crescente crisi del monopolismo aggrava le diseguaglianze economiche e sociali in tutti i paesi e alimenta politiche neofasciste e di guerra.
I contrasti tra i gruppi monopolisti di Wall Street e della City e tra essi e quelli di Maastricht approfondiscono le divisioni tra i popoli e le nazioni d’Europa e degli altri continenti.
È di questi giorni lo scontro sulle concentrazioni e ristrutturazioni antioperaie e antiscientifiche di TelecomItalia, Alitalia, Finmeccanica e altre.
Tuttavia, le grandi famiglie monopoliste Rockefeller, Rothschild, quella gesuitica dello IOR e le più velleitarie di Maastricht, sono sempre più interessate anche ai saccheggi e alle privatizzazioni dei principali siti paesaggistici e storico-archeologici dell’Europa, del Medioriente, dell’Africa e dei restanti continenti.
Nel frattempo, proprio per affermare fino in fondo le loro mire monopoliste globali, proseguono gli assalti contro quanto di costituzionale coraggiosamente resiste degli Stati sociali, democratici e socialisti.
In questo contesto è della massima importanza rafforzare l’unità di tutti i lavoratori e la tenuta democratica di ogni nazione e dell’Europa intera, vigilando più attentamente su quelle forme di aristocrazia operaia più anguste ostili all’unità.
Secondo la dichiarazione del suo dirigente Gregor Gysi, le porte del dialogo per una coalizione rosso-rosa-verde sono aperte.
La significativa tenuta di Die Linke (La Sinistra), partito unitario di forze comuniste e di sinistra con i suoi 64 parlamentari, può diventare un fattore propulsivo per la costruzione di un Fronte democratico parlamentare tedesco europeo.
In Italia e in tutti i restanti paesi, le forze comuniste e di sinistra devono accrescere la lotta unitaria e realizzare la più vasta unità dello schieramento democratico contro il monopolismo, il neofascismo e le sue politiche aggressive e guerrafondaie.
La medio e piccola borghesia, le forze moderate e democratiche, colpite dai monopolisti nei loro vitali interessi, diverranno sempre più le alleate consapevoli della classe operaia, guidata dall’unità dei comunisti e della sinistra, in questa durissima lotta epocale.
Teramo, 24 settembre 2013