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Fronte Nazionale e “Fronte democratico”

Le elezioni di domenica 13 ottobre a Brignoles, nel sud della Francia, hanno visto il trionfo dei neofascisti del Fronte Nazionale.
Le forze comuniste e socialiste, dopo il primo turno, si sono compattate intorno al Fronte repubblicano che comprendeva anche i gollisti della UMP, con la candidata Catherine Delzers.
Il risultato non lascia spazio ad ambiguità, con un 53,9% al Fronte Nazionale contro il 46,1% al Fronte antifascista.
Questo fatto non deve essere sottovalutato né ridimensionato in un contesto europeo che vede farsi sempre più minaccioso il processo di fascistizzazione portato avanti dalla classe dei monopolisti.
Sono i monopolistiche dividono e isolano i lavoratori e le forze del progresso, gettando nella paura e nella confusione le masse popolari aggredite dalla crisi, smembrando interi complessi produttivi, asservendo e fascistizzandogli Stati nazionali, attaccando le libertà democratiche fino a sbarazzarsi delle Costituzioni.
Non deve dunque sorprendere l’avanzata dell’estrema destra populista; la restaurazione monopolista spinge alla guerra continentale.
La classe operaia deve reagire in maniera ferma,svolgendo la sua funzione dirigente, per essere alla testa di un ampio Fronte democratico anti-monopolista antifascista.
In tal senso c’è un forte ritardo rispetto alla gravità della situazione: gli antagonismi e le divisioni sul Fronte democratico,la cui necessità si pone invece con estrema urgenza, sono dovuti all’influenza ideologica e culturale della borghesia monopolista su settori dirigenti della sinistra, spinti verso un nazionalismo populista e settario.
La lotta di massa al monopolismo, che sovverte la democrazia, disgrega le istituzioni, depreda le masse lavoratrici, espropria la stessa borghesia, fomenta guerre civili, scatena aggressioni per il dominio e il privilegio di un pugno di miliardari sfruttatori, è una lotta nell’interesse di tutta la società continentale.
Il Fronte democratico diretto dalla classe operaia è la sola via per sbarrare il cammino ai pescecani monopolisti di Wall Street, e dare una decisiva spallata alla loro manovalanza neofascista e populista.

Teramo, 15 Ottobre 2013

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