FASCI FORCONI E FORZISMO ANTIPOLITICO
In queste ore le sedi delle Camere del Lavoro e dei partiti democratici vengono assaltate: azioni intimidatorie e violente sono state attuate ai danni delle sedi della Cgil di Andria, Barletta, Biella, Cerignola e del Pd di Perugia e Roma, nonché a librerie come a Savona.
La protesta dei Forconi, fomentata e protetta dall’oligarchia monopolista, procede alla generale fascistizzazione della società, prendendo di mira le organizzazioni del Movimento operaio e democratico.
Non è assolutamente possibile sottovalutare quanto sta avvenendo.
La crisi generale odierna dipende dalla ricerca del massimo profitto delle famiglie monopoliste, che hanno ammassato illegalmente oltre un milione di miliardi alle spalle del popolo lavoratore, scompongono la società e spingono i Continenti, soprattutto quelli europeo e medio orientale, verso la guerra civile, il fascismo e un nuovo conflitto mondiale.
L’antipolitica presidenziale ha spezzato e privatizzato le nazioni, chiude le province, lascia senza soldi regioni e comuni, attacca Partiti, Sindacati, Parlamento e assemblee elettive, fascistizza e ducizza gli stati, impedisce le unioni continentali, impoverisce isola e spoliticizza i lavoratori, prede sempre più impotenti degli squali di Wall Street e City.
L’oligarchia monopolista impone privatizzazioni selvagge, pesanti ristrutturazioni industriali, manomissioni delle Costituzioni anti-fasciste utilizzando i Media loro asserviti, fomentando una strategia populista, per indurre a credere che tutto ciò avviene col consenso delle masse.
Occorre reagire immediatamente e con fermezza: la classe operaia si ponga alla testa di un ampio Fronte democratico di tutte le classi imprenditoriali e lavoratrici in lotta contro il monopolismo finanziario, per difendere la Costituzione e il lavoro, per isolare e ricacciare indietro i foschi piani di fascismo, disoccupazione e guerra, verso la Nuova società continentale della democrazia e del socialismo.
Sorte dalla crisi monopolista che portò alla 1° guerra mondiale, anche le rivolte spontanee anarco-contadine dei Fasci siciliani vennero cavalcate dai grandi latifondisti, utilizzate contro il nascente Partito socialista e le Camere del Lavoro e poi portate al macello.
Sfruttando demagogicamente il malcontento degli strati sociali impoveriti dalla crisi e dalla guerra, e speculando anche sui migliori sentimenti delle masse e sul loro senso di giustizia, Mussolini creò i fasci di combattimento contro il movimento organizzato dei lavoratori.
La rivoluzione italiana europea è sbocciata nella Primavera di Melfi del 2004, fermando il 3° Governo Berlusconi: la lotta organizzata del Fronte democratico diretto dalla classe operaia educata dal suo intellettuale collettivo.
Teramo, 13 dicembre 2013