UNITI CONTRO IL NEOFASCISMO. DIFENDERE LA COSTITUZIONE E LA PACE.
Lottare per il Lavoro, la Democrazia, la Cultura e il Reddito per tutti.
Dopo il boicottaggio contro il tentativo di svolta Prodi-Bersani, sostenuto da tutte e tre le dinastie finanziarie, unite nell’imporre il neofascismo e divise nell’assalto al patrimonio pubblico italiano-europeo, oggi è nato il primo Governo Renzi.
Dopo il boicottaggio giolittiano di un tentativo di centrosinistra, anche con i voti favorevoli di Alcide De Gasperi e Giovanni Gronchi, il 17 novembre 1922 nacque il primo Governo Mussolini, sostenuto dalle dinastie finanziarie Rockefeller e Gesuitica contro quella Rothschild.
Forse Renzi non è come Mussolini, ma i due sono espressione della stessa politica reazionaria.
Uomini della Provvidenza, presidenzialisti e sprezzanti delle regole e della collegialità.
Contro l’incombente dittatura mussoliniana lottarono, fino al martirio, il liberale Piero Gobetti, il socialista Giacomo Matteotti e il comunista Antonio Gramsci.
Soprattutto Gramsci impegnò tutte le forze per sconfiggere l’attendismo aventiniano e per unire le battaglie delle opposizioni parlamentari alle lotte popolari.
Oggi, come allora, sono in pericolo i destini dei popoli italiano, europei e di tutto il mondo.
Il Centro Gramsci di Educazione, interprete di questi fondamentali insegnamenti, rivolge un appello a tutte le forze democratiche del Paese, liberali, socialiste e comuniste, per stroncare la svolta presidenzialista contro la Costituzione e l’evoluta società contemporanea.
Questi tentativi possono essere battuti dall’unità della classe operaia, del proletariato e della borghesia antimonopolista, dal Fronte democratico delle forze liberali, socialiste e comuniste sorte sull’esempio morale e politico di Gobetti, Matteotti e Gramsci.
Alle forze e ai partiti politici comunisti e della sinistra italiana spetta il compito di svolgere il necessario ruolo unitario d’avanguardia.
Una lotta generale di massa per affossare la politica reazionaria del morente monopolismo antieuropeo, per costruire uno Stato operaio democratico unico, dall’Atlantico al Pacifico, dal Mediterraneo all’Artico, diretto dall’avanguardia della classe operaia dei complessi apicali, formato da Nazioni repubblicane governate da un ampio fronte popolare, comprendente: proletariato, intellettuali, contadini, piccola e media borghesia democratica fino alla grande borghesia antimonopolista.
Per isolare la classe operaia, Mussolini corruppe contadini e piccola borghesia cittadina con i nuovi Patti Agrari, la Bonifica integrale Serpieri e la Riforma scolastica Gentile del 1923.1
Gli operai e i democratici avanzati non si lasceranno corrompere: il piatto di lenticchie lo useranno con coscienza per alimentare la lotta per il rovesciamento dei monopolisti e dei loro lacchè.
4 ORE DI LAVORO E 4 DI DEMOCRAZIA AL GIORNO PIÙ 2 GIORNI DI CULTURA ALLA SETTIMANA PER TUTTI
TASSARE MONOPOLISTI E SPECULATORI FINANZIARI
Teramo, 25 febbraio 2014