USE
Consigli e Nazioni edificano la nuova Unione Socialista Europea
In Italia il governo Conte ottiene la fiducia del parlamento con un programma molto preoccupante per le sorti del popolo italiano, dei popoli europei, della pace e dello sviluppo nel mondo.
Il contratto in mani dell’avvocato non è senza coperture perché il reddito di cittadinanza promesso ai giovani verrebbe pagato non solo dai cosiddetti vitalizi ma dalle pensioni dei nonni e dei genitori convertite da retributive, importante conquista dello Stato sociale, a contributive, essenzialmente privatistiche.
L’Europa occidentale non cerca azzeccagarbugli, ma prosegue il processo storico dei giganti Omero, Pitagora, Democrito, Aristotele, Archimede, Dante, Galilei, Cartesio, Spinoza, Voltaire, Marx, Engels, Pasteur, Einstein, Gramsci.
Il saccheggio neocoloniale del monopolismo finanziario e tecnologico espropria e caccia dai continenti sottosviluppati decine di milioni di contadini dalle campagne, di lavoratori e imprenditori dalle fabbriche, di ricercatori dai laboratori, di impiegati dagli uffici, di commercianti dai negozi, di artigiani dalle botteghe, di insegnanti e studenti dalle scuole spingendoli in bibliche migrazioni*.
Il grande capitale impregna l’Occidente: poche famiglie monopoliste maneggiano illegalmente milioni di miliardi e il Complesso militare industriale, generando corruzione fascismo razzismo e guerre.
Generazioni divise, giustizialismo e delazione poliziesca, razzismo sui migranti resi clandestini e schiavi favoriscono la fascistizzazione e la militarizzazione, serrando gli stati in lager, carceri e caserme.
In Europa occidentale la lotta rivoluzionaria di massa per la pace , lo sviluppo, la democrazia e il socialismo è diretta dalla classe operaia e da tutte le restanti classi lavoratrici e produttive, il proletariato, gli artigiani, i contadini, gli intellettuali, i professionisti, i piccoli medi grandi imprenditori e gli investitori finanziari legali, educati e uniti dai partiti socialisti, riformisti, popolari, nazionalpopolari, massimalisti, liberaldemocratici e comunisti.
Il Cge sostiene i Consigli apicali della produzione, della ricerca e dello studio, sovrani unici di USE.
Teramo 5 giugno 2018
* Il resoconto annuale dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur) divulgato nel giugno 2015 e dal titolo raggelante (Il mondo è in guerra) attesta infatti che l’anno passato le persone costrette a migrazione forzate per sfuggire a scenari di guerra è stato di circa 60 milioni, 8,3 più dell’anno precedente. Dieci anni prima i migranti erano stati 22 milioni di meno. L’incremento è causato dall’aumento delle guerre, 15 in più negli ultimi 5 anni. Otto in Africa, (Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Libia, Mali, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan e Burundi), 3 in Medio Oriente (Iraq, Yemen e Siria), 3 in Asia (Kirghizistan, Myanmar, Pakistan) e una in Europa (Ucraina). Dei quasi 60 milioni di migranti del 2014, 38,2 milioni sono sfollati interni, cioè persone che fuggono dalle proprie case, ma restano all’interno dei confini della loro nazione. Un milione e 800 mila sono i richiedenti asilo, coloro che presentano domanda per ottenere lo status di rifugiato, quasi 20 milioni i rifugiati in senso stretto, compresi i 5 milioni di palestinesi.
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